Roberto Mariotti.it

Il C.E.A.V. E LA NATUROPATIA AMBIENTALE


Nato a Pesaro dove vive, Radioestesista, terapista Vibrazionale, consulente di Feng Shui, Ricercatore, Naturopata, vive per diversi Anni all’estero dove spesso viene chiamato a prestare la sua opera, specialmente in Germania. Da molti Anni si occupa allo studio e alla continua ricerca dell’evoluzione umana ed degli ambienti, dalla Geobiologia alla forma più sottile, cercando di equilibrare gli ambienti ed i loro abitanti che siano case private o aziende.

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BAMBINI INDACO - Quello che leggete in questo articolo è frutto delle mie ricerche.

ARTICOLO SUI BAMBINI INDACO PUBBLICATO SU “L’ECONAUTA”

Vorrei cominciare con la premessa che quello che leggete in questo articolo è frutto delle mie ricerche e del lavoro fatto con dei bambini attraverso il disegno.
Si sente tanto parlare dei bambini indaco, le persone sentono questa cosa molto importante e veritiera, ma è difficile dare una collocazione a queste anime in viaggio verso il futuro e verso la luce.

La definizione "bambini indaco" di Lee Carroll e Jan Tober, che scrissero un libro intitolato “I bambini indaco”, viene dall'osservazione dell’aura dei bambini, in cui l’ impronta dominante del colore è indaco.
La domanda che ci si pone è: perchè Indaco?
Secondo le ricerche da me effettuate ed anche sulla base dell'interpretazione di un filosofo orientale che mi aiutò tanto attraverso tecniche di interpretazione del colore e del disegno in questi bambini (che lui definiva i bambini dell’Era dell’Acquario), il colore Indaco vuol dire urgenza di vivere le proprie capacità e i propri talenti, anche in senso spirituale e evolutivo.

Sicuramente questi bambini hanno un potere psichico molto sviluppato, cosa che li rende mentalmente molto veloci, sia nell’apprendimento, che nel comunicare.
L’elettronica, sviluppatasi negli ultimi decenni ad una velocità G, va di pari passo con quello che è lo sviluppo psichico dei bambini e dei giovani nati dal 1975 circa ad oggi, ed ha rappresentato il campo dove questa forza psichica si è espressa e concretizzata. La globalizzazione, frutto dell'elettronica, che ha reso il mondo più piccolo con Internet, è sicuramente parte della struttura interiore dei bambini indaco, i quali, grazie alla ricezione sottile di cui sono dotati, fino alla telepatia, sono in grado di collegarsi con tutti e tutto.
Sono della ferma opinione che l’elettronica ha canalizzato sicuramente parte del potere psichico dei giovani.

Queste Anime in viaggio verso il futuro, con una sensibilità superiore alla norma rispetto al passato e alle generazioni precedenti, percepisce la totalità delle cose in una maniera diversa. Ho notato spesso che la loro richiesta di coerenza va oltre a quello che si dice, ho notato che molti ragazzi, compresi i miei tre figli, hanno la tendenza a rifiutare l’autorità dei professori e degli insegnanti, perché SENTONO che chi sta insegnando non è coerente con quello che dice o quello che fa. Ciò li porta a mettere in dubbio il dover seguire qualcosa detto o insegnato da qualcuno che non crede e non vive nel quotidiano ciò di cui parla.

Questo è un grande insegnamento che noi adulti dovremmo imparare: coerenza, integrità,trasparenza.

I bambini nati dal 1991 in poi dimostrano già una struttura diversa, più spirituale e filosofica. Si può vedere come nel giro di tre generazioni ci sia stato un salto nella struttura energetica dell’uomo: le persone nate negli anni 30’ appartengono alla prima struttura, quelli nati negli anni 50’e 60’ appartengono a una struttura di transizione, dove il colore predominante era blu, poi verso gli anni 70’ ha cominciato a essere sempre di più presente l’ultima struttura aurica di colore indaco .

E' mia opinione che tutti i bambini nati dal 1975 circa in poi sono bambini indaco. Quello che li può differenziare fra loro è il modo in cui vivono i loro talenti. Generalmente proprio a causa di questi forti talenti hanno una infanzia difficile. Nel mio cammino ho anche notato che i ragazzi nati dal 1980 al 1990 sono i più difficili, e il loro problema principale è quello di integrare ciò che con quello che la vita propone loro sia in ambito familiare che in ambito scolastico.

Come detto sopra, si riscontra una forte difficoltà ad accettare l’autorità, imputabile anche al fatto che, percependo un forte potere psichico, i bambini indaco sentono che potrebbero fare da soli, e questo è un bene. Ma in seguito, quando devono concretizzare ciò che pensano, si trovano in difficoltà, perché è qui che entra in gioco il nostro ruolo di adulti, che dovremmo EDUCARE e non ISTRUIRE i nostri figli o i nostri studenti.

Oggi si parla di ISTRUZIONE in un contesto etimologico come segue: “istruire: dare e assumere informazioni”. Ne consegue che si parte da presupposto che il bambino sia una tabula rasa e noi dobbiamo riempirla di nozioni ed informazioni.
EDUCAZIONE proviene da educare, che significa guidare e formare, e questo termine credo che sia più appropriato perché questi bambini e giovani nascono già pieni di capacità e talenti, noi dobbiamo solo aiutarli a tirarli fuori e accompagnarli in questo cammino, educandoli a gestire le proprie emozioni, pensieri, paure, ma principalmente la loro forza.
Ora nasce spontanea una domanda: chi dovrebbe educarsi per primo? Noi adulti !
Sì, noi siamo il ponte che unisce questo cambio generazionale, quelli che in questo momento sono genitori di questi bambini.
Io penso che ogni essere chieda su questa terra una cosa fondamentale, il Riconoscimento, e mai come ora questi bambini lo stanno gridando ai quattro venti e spingeranno noi adulti a farlo.
Roberto Mariotti.it